PROPRIETA'
DEL TE' VERDE
Dal tè verde all'ingegneria
genetica: antiche e nuove armi per sconfiggere i tumori.
Nonostante i progressi
ottenuìti in campo oncologico, le terapie rivolte alla cura di alcune
forme tumorali metastatizzanti comportano spesso gravi problemi per i
malati. Le numerose scoperte ottenute dalla ricerca di base forniscono
nuovi potenziali bersagli terapeutici. Le possibili strategie per il
controllo della formazione e della crescita dei tumori comprendono la
prevenzione, la diagnosi precoce, la resezione chirurgica o radioterapia,
e terapie farmacologiche. Tra queste, l'uso di composti naturali o
sintetici ad azione chemiopreventiva appare un approccio attuale per la
lotta al cancro rappresentando un efficace strumento capace sia di
prevenire e rallentare lo sviluppo del tumore che, in associazione alle
terapie classiche, di contribuire ad arrestare la progressione tumorale.
La chemioprevenzione prevede la somministrazione cronica di specifiche
molecole. Le caratteristiche del chemiopreventivo ideale sono: elevata
tollerabilità, assenza di effetti collaterali o da accumulo, facilità di
somministrazione, basso costo. Tra le molecole già studiate e in parte
testate su tumori umani si annoverano sia composti sintetici tra cui il
tamoxifen, l'aspirina, la vitamina A, la fenretinide, il fluimucil, che
composti naturali quali il selenio, la vitamina E, il calcio ed altri
antiossidanti. Negli ultimi anni l'attenzione dei ricercatori è stata
rivolta allo studio degli effetti preventivi e terapeutici di
antiossidanti di origine vegetale quali le catechine del tè verde , gli
isoflavonoidi della soia, il licopene del pomodoro e il resveratrolo del
vino rosso. Gli effetti benefici anti-tumorali e anti-infiammatori del
tè verde sono stati attribuiti alle sostanze antiossidanti in esso
contenute tra cui carotenoidi, clorofilla, vitamine C e E, sali minerali
ed in particolare alle catechine, polifenoli con potenti proprietà
antiossidanti, facenti parte della famiglia dei flavonoidi. Tra queste, il
polifenolo più promettente è l'epigallocatechina-3-gallato, detta
brevemente EGCG, presente in maggior percentuale nel tè verde
(25%) e in minor percentuale anche in quello nero (4%). Il potenziale
terapeutico attribuito a questa bevanda comprende protezione dall'infarto,
riduzione del rischio di aterosclerosi (fa diminuire il tasso ematico di
colesterolo cattivo, l'LDL, e di trigliceridi), capacità di aumentare la
velocità con cui l'organismo brucia i grassi, proprietà
anti-infiammatorie ed anche anti- virali. Le proprietà protettive dai
tumori del tè verde sono note ormai da un decennio e recentemente
numerose sono state le ricerche pubblicate su riviste scientifiche di
rilievo internazionale. Molti di questi studi si riferiscono ad indagini
epidemiologiche che sottolineano come la mortalità per neoplasie sia
significativamente bassa nei paesi asiatici (Cina e Giappone
soprattutto) dove il tè verde è largamente diffuso come bevanda.
Più recentemente il gallato è diventato oggetto di numerosi studi
biochimici, assieme al resveratrolo (£'4',5 triidrossistilbene), una
fitoalexina prodotta naturalmente da alcuni spermatofiti, come la vite, in
risposta a lesioni o infezioni. Dato che è presente nella buccia degli
acini del vino rosso, meno processato, ne contiene quantità superiori al
bianco. Come composto fenolico, il resveratrolo contribuisce al potenziale
antiossidante del vino rosso e può giocare un ruolo nella prevenzione
delle malattie cardiovascolari. E' stato dimostrato che il resveratrolo
modula il metabolismo dei lipidi e inibisce l'ossidazione delle
lipoproteine a bassa densità e l'aggregazione delle piastrine. Inoltre,
come fitoestrogeno, il resveratrolo può dare una protezione
cardiovascolare. Questo composto possiede inoltre proprietà
antinfiammatorie e antitumorali. Dovranno essere realizzati ulteriori
studi sulla biodisponibilità e sui percorsi metabolici per stabilire
definitivamente l'incidenza del resveratrolo nella dieta.
Relazione della dott.ssa
Adriana Albini Nooman, Direttore del Laboratorio di Biologia Molecolare
presso l'Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro di Genova.