"Nei secoli andati, parrocchiale di Silvano era la pieve di S.
Maria di Prelo o di Praedio o di Prieto, caseggiato che sorgeva là vicino. La
pieve sorgeva a 2Km di distanza da Silvano sulla destra della Piotta. Essa era
assai antica; la tradizione confermata dalla struttura dei muri la dice del
secolo VII; tuttavia ne troviamo la prima memoria scritta solo in un atto del
1227 ove è nominato l'arciprete Pietro. |
Altri arcipreti sono Enrico
che nel 1263 appellava contro una sentenza pronunciata a di lui carico, nel 1368
Don Romeo Zucca. La pieve estendeva la sua giurisdizione oltre che tutto
Silvano sopra altre undici chiese ora parrocchiali che abbiamo veduto nel
registro del 1523. Col trasformarsi delle chiese in parrocchie, la pieve di
Prelio venne a trovarsi abbandonata e quindi decadde; alla fine del 1400
minacciava rovina; l'arciprete stesso Fra Antonio di Valenza abitava non più
presso di essa, ma in Silvano Inferiore. Per lo stato della chiesa e per la
comodità della popolazione si decise di trasportare le funzioni parrocchiali in
paese. E ciò avvenne ad opera dei signori Agostino e Giovanni Adorno, che nel
1480 avevano ottenuta dal Papa Innocenzo VIII il giusto patronato sulla nostra
pieve per averne aumentati i redditi. Si conservò tuttavia l'antico titolo che
noi abbiamo veduto nel succitato registro. Dopo il 1523 non si trova più quel
titolo; nel catalogo del 1673 troviamo scritto pieve di S. Pietro di Silvano.
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La chiesa ove fu trasportata
la parrocchia è quella di San Pietro. Questa l'abbiamo veduta nominata nel 1308.
Fu in parte riedificata nel 1599 ed ampliata nel secolo appresso dall'arciprete
Bonelli, di nuovo verso il 1780 dall'arciprete Casalini: fu decorata
nel 1870 dall'arciprete Carbonelli di cui felice è la memoria. |
L'antica pieve, dopo un
lungo tempo di abbandono, fu restaurata ed in gran parte rifatta dalla pietà
della mMarchesa Maddalena Adorno. Porta il titolo di S. Maria della Neve ed è
ancora volgarmente chiamata la pieve. |
S. Sebastiano - Fin dal 1584
alcuni abitanti della villa inferiore si agitavano per avere la propria
parrocchia; più tardi il munifico Marchese Bergonzo Botta Adorno depositava L.
20.000 di enova per costituirne la dote; nel 1744 i confratelli di S. Sebastiano
offersero il loro oratorio che con grande probabilità risaliva al sorgere delle
compagnie dei Bianchi e che due anni prima avevano riedificato e abbellito.
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San Pancrazio - E' assai
antica; fu ampliata in principio del secolo XVII e di nuovo sul finire del
secolo XVIII. Secondo il Lanza risalirebbe al secolo XII e sarebbe stato opera
dei benedettini." |
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Mons. Clelio Goggi -
"Storia delle Parrocchiali della Diocesi di Tortona"
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